
"Costanza Savini scrive tenendo in mano un talismano che ha le stesse caratteristiche di quelli usati dai grandi favolisti".
Antonio Faeti
"Le saponette sono "magiche" in due racconti soltanto: negli altri racconti sono magiche altre presenze strabilianti che si attivano in una natura strabiliante".
Enzo Rossi Roiss
"San Benedetto rifà gli occhi alla Vergine dei Miracoli mentre un lago "va in amore" per la deliziosa Clarice e Angelo cura le sue piante "seduttrici innocenti, con la testa coronata dal cielo e le radici immerse nel buio della terra". Il meraviglioso permea la quotidianità".
La Stampa Tuttolibri
"Il risultato più affascinante di questa piccola epopea privata, gremita di simboli criptici e di abbaglianti metafore, è l'aver posto gomito a gomito le realtà quotidiane di un periodo storico tragico e un'investigazione simile a un'analisi junghiana".
Giorgio Celli
"Uno dei motivi di fascino, di quanto ci viene narrato dalla Savini sta proprio nel descrivere il clima di tragedia, di impazzimento, di erotismo da ultimo colpo in canna, che si respira in quell'angolo sperduto d'Italia, dove a dominare ci sono proprio i due temi indicati nel titolo del romanzo, il Lago, misterioso, sfuggente, con le sue nebbie, le sue notti nel buio, ma anche la Soffitta, che come in tanta letteratura classica diviene meta di perlustrazioni e di una serie di avvincenti scoperte".
Renato Barilli in Pronto Barilli
"Dieci grandi opere d'arte del passato interpretate da dieci scrittori: Ferdinando Albertazzi, Sara Boero, Teresa Buongiorno, Roberto Denti, Ermanno Detti, Aldo Gerbino, Angela Nanetti, Emanuela Nava, Roberto Piumini, Costanza Savini e da cinque illustratori contemporanei: Antonella Abbatiello, Alessandra Cimatoribus, Emanuele Luzzati, Sophie Fatus, Lucia Scuderi. Illustrazione di copertina: Roberto Innocenti. A cura di Maria Milvia Morciano".
Academia.edu
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"Non ci sono 'aiutanti magici' in questo racconto, ma solo tante umanità, spesso anch'esse ferite nel proprio natale..., qualcuno si è anche reinventato un altro nuovo Natale.
E' un testo scritto e pensato per tutti."
Ruggero Sintoni
"Ismail e il Grande Coccodrillo del Mare è, appunto, una favola per adulti."
Libreriamo
"Un racconto ricco di suggestioni. Dove c'è un pettine d'argento con effetti taumaturgici per chi lo usa, una Grande Casa del Circo cangiante e variopinta, una bambina nei flutti del mare che ritorna ogni notte, in punta di piedi, nei sogni di chi non ha fatto in tempo a salvarla. Una favola magica con un excursus avventuroso e un ritorno alle origini."
Il Colore dei Libri
"Quello che di diverso ha questa favola è che favola non è. È storia vera."
Carla Cristofoli/ Altritaliani.net
"Un racconto che, seppur adottando uno stile fantastico e quasi etereo, non tralascia la descrizione dei momenti più crudi di questo viaggio, come la tremenda "legge della barca": se cadi in mare, non sarai salvato. Se hai fame, sei malato o crei problemi, sarai dato in pasto al Grande Coccodrillo del Mare e nessuno verrà in tuo soccorso."
MANGIALIBRI